Mai più senza... dedicato alla Casita
“una poltrona comoda è il mobile più ospitale in assoluto”
Charlotte Moss.
Essendomi allontanata per motivi di forza maggiore dalla
casa della mia infanzia per qualche anno ho dovuto cambiare casa
frequentemente. All’inizio aggiungevo poco di personale, qualche pianta e i
miei libri ma dopo qualche giro di “senza fissa dimora” ho rielaborato il mio
concetto di casa e felicità. Ho ripreso quelle che mi sembravano abitudini di
mia madre e mia nonna, vere regine di casa, che spargono foto di tutti in giro
per la casa, scritte divertenti, souvenir sulle mensole, libri un po’ ovunque, fiori
colti in giro e mesi in un vaso. Ho iniziato ad apprezzare le case traboccanti
di sensibilità e di anima (e spero che anche la mia lo sia diventata), con una
personalità e segni vitali forti. Forse per quello non mi piacciono gli
ambienti che sembrano tirati a lucido, non vissuti e che non hanno niente di
originale.
Accettare l’imperfezione in una casa non è semplice. Penso
che la bellezza si possa raggiungere attraverso la mediazione della realtà. Se
la vita reale comporta casino, incidenti, ricordi e casualità, allo stesso modo
l’arredo deve tenerne conto e la vostra casa sarà il vostro riflesso.
Nella mia modesta opinione realizzare un’abitazione magica e
soprattutto felice è un nobile impegno eppure molti ritengono ancora che
l’arredamento sia qualcosa di frivolo. Non vedo cosa ci sia di frivolo nel
voler rendere più divertenti le cene, più facile il relax, più contenti i
bambini, più intime le conversazioni, mettere tutti sotto un tetto a loro
aggio.
Il segreto sta nel fare in modo che ogni vostra scelta
contribuisca a creare bellezza e comodità. Bellezza per esaltare i sensi (e
uscire della banalità) e comodità per farci sentire coccolati (e rientrare
nella banalità;).
Ps: by the way - a Cuba la prima cosa che si fa quando si
conosce qualcuno è invitarlo a casa.
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