questo è un blog contro l'anoressia

e per coccolarmi scrub di zucchero di canna
Mentre lavoro e mi preparo alle matrimoniadi (prometto che posterò qualche fotina) vi racconto una cosa. L’altro giorno mi Jefa (mio capo è una donna) mi raccontava che in un incontro di lavoro aveva conosciuto questa donna che l’aveva molto colpita. Non era una di quelle bellezze da mozzare il fiato ma la sua eleganza e sicurezza la rendevano veramente attraente.  Questo è l’intro del post perché la cosa per la quale volevo scrivere questo post è un servizio che ho visto in televisione sull’anoressia e altri disturbi alimentari. Sapevo che esistono, che sono malattie che vanno curate e seguite, ma sono sempre quelle cose che crediamo lontane, che succedono ad altre persone. Purtroppo ho scoperto che c’è un mondo parallelo di ragazze e donne che ne sono racchiuse come in un girone dell’inferno, e non solo. Ci sono siti, blog e magazine online dedicati, ma non a combattere queste malattie, ad aiutare le persone a uscire ma a incoraggiarli a perdere peso, a non mangiare, a nascondere il cibo, a mentire alle persone che hanno vicine. Questo mi ha sconvolto (non voglio dire che il problema non m’impressiona in sé). Persone che incoraggiano altre a farsi del male, che se ne approfittano delle loro condizioni e ne traggono vantaggio. In un’era dove chiunque può esternare i propri pensieri, condividere le proprie passioni in rete trovo raccapricciante che il web sia utilizzato per fare così male; soprattutto in nome della moda.  Ne avevo parlato in un posto precedente  http://yourlifestyle-coach.blogspot.it/2014/12/mai-piu-senza-te-stessa.html (anche qui http://yourlifestyle-coach.blogspot.it/2013/01/dont-cover-dress.html ) e ci torno su perché tutti dobbiamo ricordarcene. Dobbiamo volere bene noi stesse. Lo stile dipende dalla consapevolezza di chi si è e cosa vogliamo diventare, non dal voler diventare un’altra persona, più magra, più bassa, più alta, più carina. Se ci fate caso molte delle icone di stile di tutti i tempi non erano bellezze mozzafiato, ma si sono rimboccate le maniche e hanno attinto al pozzo inesauribile della fiducia in se stesse. Hanno convinto tutti di essere belle perché ci credevano loro per prime. Non hanno permesso a nessuno di definirle, se la sono sbrigate da sole. Nutro una sincera ammirazione per le donne che si amano, anche se non rispecchiano i canoni tradizionali della bellezza. Subisco il fascino delle “icone imperfette”, donne che non sono nemmeno lontanamente le più belle del reame, ma sono sicure di sé e a tal punto persuase di essere belle di convincere anche gli altri.
Per quello da oggi questo è un blog dichiaratamente #NOANA e vi invito a firmare la petizione che trovate qui http://www.vogue.it/magazine/petizione-contro-i-siti-pro-anoressia e soprattutto a sentirvi belle così come siete.

Un besito grande.

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