i tessuti: La Seta
“La seta è il tessuto che devi indossare se vuoi raggiungere
Dio”
Detto Cinese.
Vi avevo parlato di dedicare dei post ai tessuti e trovando
questo detto ho pensato di iniziare con la Seta (anche se visto il meteo avrei
dovuto cominciare con la lana, vi chiedo venia).
La più morbida, fine, delicata delle fibre naturali, fresca
d’estate e calda d’inverno (ecco mi sono messa in pari) è un filamento molto
sottile di bava (ebbene sì) che un bruco depone in torno a sé in più strati
costruendosi una sorte di sacco a pelo da dove uscirà trasformato in farfalla.
La sericultura, come viene chiamata l’arte di raccogliere
questi filamenti, è nata probabilmente nel 2.600 a.C. in Cina. In Grecia e Roma
questo tessuto era conosciuto nel primo secolo a.C. sotto forma di abiti
preziosissimi e se ne trovano tracce nei testi di Seneca e Ovidio (momento
culturale) che ne parlavano come indumenti raffinatissimi e lussuriosi inoltre, è stato grazie alla seta e il suo commercio che se crearono i primi legami e rapporti tra Oriente e Occidente.
La lavorazione della seta è un lungo processo (non voglio
annoiarvi) che finisce nell’elaborazione di quattro gruppi di tessuti: le tele
o taffetas, le saglie o diagonali, i rasi o satin e gli jacquard.
Se vi è piaciuto questo post lasciatemi un commento o
scrivetemi (guardate che alla lana arrivo eh)
Besitos.
Y.
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